“In fieri”, letteralmente, in divenire.
La vita non raggiunge mai una forma completa, al più può essere colta in una forma contingente e mutevole. Pertanto ogni rappresentazione di essa è in realtà una metafora, che descrive un istante e ci fa assaporare tutto quanto è ancora in evoluzione. D’altronde la fotografia non può narrare una storia se non attraverso il presente; la fotografia è impotente verso il passato così come verso il futuro, ma è una delle forme più potenti di contatto con il momento presente, con la consapevolezza.
Per le persone con disabilità intellettiva i fenomeni descritti assumono toni estremi: è immediatamente palpabile una tensione tra le opportunità di vita avute e quelle potenziali. Il passato spesso è povero e intriso di limitazioni, il futuro è carico di apprensioni, la consapevolezza è trascurata. Cosa attanaglia la mente e il cuore di queste persone? Difficile saperlo con precisione…eppure dai comportamenti quotidiani emerge qualcosa che sembra tradursi in interrogativi: «Vengo compreso a sufficienza? Posso esprimermi come desidero? Trovo risposte soddisfacenti nelle mie giornate? La mia vita assume i colori e il senso che voglio, rappresenta i miei valori?». In realtà i dilemmi sono identici a quelli di ogni individuo. E forse possono essere riassunti in un interrogativo emblematico: «Posso essere amato?»
"In fieri", literally, in the making.
Life never reaches a complete form, it can only be caught in contingent and changeable form. Therefore, every representation of life actually is a metaphor, which describes an instant and makes us taste a becoming event. On the other hand, photography cannot tell a story except through the present; photography is helpless towards the past and the future, but it is one of the most powerful medium of contact with the present moment, enhancing our awareness.
For people with intellectual disabilities the above processes become extreme: a tension between the opportunities they experienced and the ones they could live. Their past is often poor and full of limitations, the future is full of apprehensions and awareness is neglected. What grips minds and hearts of these people? It is difficult to know precisely, but we can guess new question looking their daily behaviors: 'Am I understood enough? Can I express myself as I wish? Do I find satisfactory answers in my days? Does my life take on the colors and meaning I want, does it represent my values?'. In reality, all human being share the same dilemmas, and perhaps they can recap in one: 'Can I be loved?'